Dall’altro necessitava una buona dose di coraggio per essere la prima “donna Governatore”. Non mi ha mai interessato la scelta uomo-donna, mentre sono decisamente propensa a considerare la parità di opportunità fra i due sessi. Quindi, -lancia in resta- mi sono avviata verso questo nuovo compito che prevede un impegno rotariano fuori dal comune. I rotariani del mio Club e mio marito hanno sostenuto con forza la mia decisione.
Che reazioni ha notato nei Clubs al riguardo?
Alcuni erano alquanto dubbiosi, mi chiedevano quali modifiche avevo in testa. La mia risposta fu univoca: toccava ai Clubs stessi riflettere e chiedersi se la vita rotariana coincideva ancora con i loro obiettivi. Per prima cosa si tratta dell’impegno personale, quindi ciò che il Club fa deve coincidere con le aspettative di ogni socio.
Soprattutto fra le fasce giovani ho notato apprezzamento, a quel tempo ero uno dei più giovani Governatori al mondo. Nelle visite ai Clubs ho notato una grande affluenza, probabilmente molti erano curiosi di vedere una donna alle prese con questa funzione. Nello specifico posso assicurarvi che tutto si svolge come nel mondo del lavoro: la competenza e la personalità contano parecchio, le squadre “miste” inoltre fanno spessore. In qualità di Governatore possiamo comunque contare su un team di Distretto molto efficiente.
Qual è stato il suo messaggio come Governatore?
Tradizione e modernità, ossia prendiamo il meglio della nostra tradizione e allo stesso tempo siamo aperti alla modernizzazione. Se saremo capaci di restare aperti su nuovi temi e nuovi modelli di Club potremo consolidare quanto di formidabile abbiamo svolto finora. La capacità di integrare tradizione e progresso, vecchio e giovane, uomo e donna, unito alla grande diversità professionale dei nostri soci rappresenta per me un caposaldo ad alto valore per il nostro futuro.
In che modo la sua esperienza professionale le è stata di aiuto?
Ho lavorato a lungo nel settore finanziario, dove imperavano gli uomini. Spesso durante le riunioni ero la sola donna presente, a volte l’unica ad avere opportunità di avanzamento. Purtroppo, non ho mai constatato una effettiva parità di trattamento e di diritti. Ho sempre insistito nel dimostrare che anche una donna dispone di adeguate competenze e che sa cogliere le sfide professionali alla pari di un uomo, sempreché le venga data l’opportunità di dimostrarlo. Già allora giurai che in futuro mi sarei impegnata a favore di queste cause. Devo comunque dire grazie per come ho passato gli anni della mia giovinezza. I miei genitori erano attivi presso la Swissair, con ciò avevo il privilegio di poter viaggiare e conoscere culture diverse dalla nostra. Questo elemento mi ha ancora di più aperto gli occhi, convincendomi che anche in ambito internazionale vi era molto, molto da fare.