Diretto dalla vita

mercoledì 9 luglio 2025

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Pochi nomi sono legati allo sviluppo della musica corale professionale e della formazione musicale tanto quanto quello di Fritz Näf. Cantante, direttore, fondatore di ensemble e formatore, per decenni ha segnato lo standard in Svizzera – non solo sul palcoscenico, ma anche dietro le quinte. In questa intervista, il rotariano (RC Winterthur) parla della sottile differenza tra professione e vocazione, della sua passione per la musica corale e di ciò che continua a motivarlo.

Signor Näf, ha lavorato per decenni come musicista, direttore e docente. È mai stato un “lavoro” o sempre una “vocazione”?

Non è facile rispondere. La mia attività è sempre stata entrambe le cose: lavoro e vocazione. La mia carriera si è sviluppata a partire da idee e obiettivi personali, e ho affrontato ogni incarico con intensità, impegno e gioia. La fondazione dei Basler Madrigalisten fu una pietra miliare.

Cosa la spinse a creare un ensemble del genere?

Nel 1975 fui nominato docente di canto solista e musica vocale d’insieme alla Schola Cantorum Basiliensis. In precedenza lavoravo già come cantante concertista e insegnavo in due scuole. Cercavo un ensemble vocale professionale con cui cantare, ma non trovavo nulla che mi convincesse. Così, nel 1978, fondai i Basler Madrigalisten insieme a studenti e amici. All’inizio cantavo anch’io, poi, quando il gruppo crebbe fino a 12–16 elementi, ne assunsi la direzione. Fino alle mie dimissioni nel 2013, ho avuto il privilegio di dirigere l’ensemble in concerti in tutto il mondo.

Lei ha contribuito anche allo sviluppo delle istituzioni educative. Cosa le stava più a cuore?

Già durante i miei studi fondai la Scuola di musica giovanile di Reinach (BL), primo passo nel mio impegno per la pedagogia musicale. Ne nacque il mio interesse per lo sviluppo delle scuole di musica in Svizzera. Nel 1972 co-fondammo l’Associazione svizzera delle scuole di musica, seguita dalla cassa pensioni nel 1974. Nel 1976 mi venne affidato il compito di elaborare un programma per corsi di base nelle scuole elementari di Basilea. Questo portò a un’offerta formativa strutturata e a una formazione specifica per insegnanti presso l’Accademia di musica di Basilea. Nel 1986 succedetti a Willy Gohl (anch’egli rotariano) alla guida della Scuola di musica e del Conservatorio di Winterthur, poi divenni rettore della nuova Università di Musica e Teatro di Zurigo. La formazione dei musicisti è sempre stata un mio grande obiettivo.

C’è un’esperienza musicale – come cantante, direttore d'orchestra o ascoltatore – che la accompagna ancora oggi?

Sì, la collaborazione con i Basler Madrigalisten e con lo Schweizer Kammerchor in innumerevoli concerti, tournée e registrazioni. Indimenticabili, in particolare, le esibizioni alla Sydney Opera House e al Centro Congressi di Seul.

Lei è membro del RC Winterthur dal 1988. Che ruolo ha il Rotary per lei e dove vede affinità con la musica?

Entrai nel RC Winterthur nel 1988 come successore di Willy Gohl. Da allora, mia moglie Ursula (membro dell’Inner Wheel Club) ed io abbiamo costruito legami preziosi. Partecipo regolarmente alle riunioni, rappresento la classificazione “Musica” e ho organizzato la parte musicale di numerosi eventi. Apprezzo profondamente l’idea rotariana di unire vita professionale e personale in uno spirito di servizio.


Profilo personale

Fritz Näf (nato nel 1943) è una delle figure più influenti della vita musicale svizzera degli ultimi decenni, come cantante, direttore, docente e promotore culturale. Fondò nel 1978 i Basler Madrigalisten e nel 1997 lo Schweizer Kammerchor. Fu rettore dell’Università di Musica e Teatro di Zurigo, direttore ospite in Svizzera e all’estero, presidente della Conferenza dei direttori delle scuole superiori di musica svizzere e rotariano di lunga data. Nel 2013 il Cantone di Zurigo gli ha conferito la medaglia d’oro onoraria per il suo impegno nella musica corale professionale.

Rot. Fritz Näf (Foto: fornita)